Legge di Bilancio 2021: la parola “giovani” compare solo una volta
Come da tradizione, il primo articolo dell’anno del Lo Stagista Parlante è dedicato alla legge di bilancio.
Ogni anno il primo articolo è anche sempre il più corto.
Questo perchè nella maggiorparte delle volte la legge di bilancio parla poco di giovani.
Quest’anno la legge di bilancio 2021 è il preludio di un altro piano storico: l’allocazione dei fondi del Next Generation EU spettanti all’Italia.
Sgravi fiscali del 100% per le aziende che assumeranno giovani
La legge di bilancio 2021 prevede una decontribuzione totale per tre anni per quelle aziende che decideranno di assumere un giovane sotto i 36 anni di età.
Questo incentivo è mantenuto per ben 4 anni se si assume un giovane nelle regioni del mezzogiorno.
Lo sgravio totale è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato (anche part-time) e per le trasformazioni dei contratti a termine effettuate tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022. Non sono incentivati i contratti di apprendistato e altre tipologie di contratti.
Legge di Bilancio 2021: non esiste la causa giovanile senza la parità di genere clicca qui per approfondire.
Il Recovery Plan, è l’occasione buona per investire sul futuro dei giovani.
Non c’è ancora nulla di ufficiale ma circola da alcune settimane la bozza che il governo dovrebbe discutere. E’ un documento di 125 pagine in cui sono presentate le proposte di allocazione dei 196 miliardi italiani.
Secondo questa bozza i fondi verranno suddivisi in 6 Missioni, ognuna delle quali ha dei progetti interni

La ripartizione più consistente verrebbe riservata all’innovazione, alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale.
Quasi il 10% verrebbe destinato all’istruzione per il potenziamento del diritto allo studio, della ricerca scientifica e dell’innovazione di impresa.
Quasi il 9% va alla missione di parità di genere, coesione sociale e territoriale. Sotto questa mission appartiene la voce “Giovani e politiche del lavoro” a cui dovrebbero essere destinati 3.2 miliardi (circa l’1% dei 196 miliardi).
Tanta retorica per dire nulla su Giovani e politiche del lavoro?
A parte l’1% destinato a questo tema, una percentuale grama, i due paragrafi sull’impiego delle risorse fa molto pensare:
La seconda componente, “Giovani e politiche del lavoro”, mira ad attutire gli effetti della
transizione occupazionale con misure di sostegno al reddito.
- Un’azione specifica è rivolta a riformare le politiche attive e di formazione dei lavoratori,
occupati e disoccupati. In particolare, queste azioni sono volte a favorire l’ingresso dei
giovani nel mondo del lavoro, potenziando i centri per l’impiego e le attività di
orientamento e formazione, e incentivando la loro assunzione attraverso misure di
decontribuzione per i datori di lavoro (finanziate in legge di bilancio). Inoltre, si vuole
aumentare quantità e qualità dei programmi di formazione continua alla popolazione in
età lavorativa, anche al fine di favorire la mobilità del lavoro tra imprese e settori
produttivi. - Verrà potenziato il Servizio civile universale, al fine di incrementare la qualità dei progetti
e il numero dei giovani coinvolti in attività che contribuiscono al miglioramento della
coesione sociale del Paese. Questa componente vuole inoltre contribuire, unitamente alle
misure di transizione occupazionale previste nel React-Eu, al rafforzamento e
all’aggiornamento delle competenze dei lavoratori, attraverso lo sviluppo di un sistema
permanente di formazione (life-long learning, reskilling e upskilling) in collaborazione con
i Centri Provinciali di Istruzione per Adulti (CPIA) e le Università, nonché attraverso il
riconoscimento di incentivi al datore di lavoro che aderisce a programmi di formazione
del proprio personale.
Tutto fumo negli occhi (con tutto il rispetto per il servizio civile). Cosa si intende con “formazione”? Cosa si intende con “favorire l’ingresso nel mondo del lavoro”?
L’attività di “orientamento e formazione” è lo stage? quello abusato che rallenta lo sviluppo professionale dell’individuo?
Perché invece di usare giri di belle parole non si chiama il mostro con il proprio nome? Harry Potter non ci ha insegnato nulla?
Il DNA di questi fondi è già nel nome “Next Generation” siamo noi giovani!
In ogni Missione e sotto progetto il fine ultimo è rimodernizzare il nostro Paese e renderlo a portata delle nuove generazioni!
Per questo abbiamo aderito a Rete Giovani 2021 e abbiamo detto la nostra per il Piano Giovani.
Lavoriamo insieme, lavoriamo bene, è un’occasione unica!
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