In questi giorni in cui il freddo la fa da padrona, quando faccio la spesa o vado in Farmacia vedo molte persone andare alla cassa piene di integratori alimentari, quelli di supporto alle difese immunitarie contenenti la vitamina C.
Beh è proprio vero che con la stagione fredda c’è sempre il rischio di beccarsi qualcosa e una buona dose di vitamine aiutano, ma in questi casi reputo che i “metodi della nonna”sono i più efficaci. Anzi, in questo caso specifico mi sentirei di dire i “metodi del nonno siciliano”.
Certo, perché spendere soldi per un integratore al sapore di arancia quando in inverno i supermercati sono pieni di arance?
Ho fatto questa domanda ad alcune persone e quasi la metà di queste mi ha dato una risposta come questa: << Ma hai visto? Le arance vengono tutte dal Marocco. Preferisco comprare l’integratore perché già mangio poca frutta e quella che magio deve essere italiana!>>
Nel mio mestiere, come in tutti, il cliente ha sempre ragione ma…in questo caso parla il consumatore che c’è in me. Anche se, in un’economia globalizzata, è normale che non ci sia tra i banchi del supermercato solo frutta locale è anche vero che la frutta locale esiste ancora e posso confermare che è sempre la migliore!
Invito chi non lo avesse ancora fatto, e non perchè sono di parte, ad assaggiare le Arance di Ribera; che non si trovano solo ad Agrigento ma in ogni supermercato d’Italia grazie alla diffusione del marchio “Riberella” ideato dal consorzio Arancia di Ribera DOP, per la diffusione di quella che è uno dei fiori all’occhiello della provincia dove sono nato.
Le tipiche arance di Ribera presentano una buccia consistente di colore arancio chiaro, pesano in media 250g e hanno un succo abbondante e dolce che non può essere descritto a parole!
Un gusto unico che farà felice il vostro palato e il vostro medico!
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