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Legge di Bilancio 2021: non esiste la causa giovanile senza la parità di genere

Come da tradizione, il primo articolo dell’anno del Lo Stagista Parlante è dedicato alla legge di bilancio. Ogni anno il primo articolo è anche sempre il più corto. Questo perchè nella maggiorparte delle volte la legge di bilancio parla poco di giovani.

Quest’anno la legge di bilancio 2021 è il preludio di un altro piano storico: l’allocazione dei fondi del Next Generation EU spettanti all’Italia.

Il Recovery Plan, è l’occasione buona per investire sul futuro dei giovani.

Non c’è ancora nulla di ufficiale ma circola da alcune settimane la bozza che il governo dovrebbe discutere. E’ un documento di 125 pagine in cui sono presentate le proposte di allocazione dei 196 miliardi italiani.

Secondo questa bozza i fondi verranno suddivisi in 6 Missioni, ognuna delle quali ha dei progetti interni

Ma andiamo per ordine… la legge di bilancio prevede, oltre alle questioni riguardanti i giovani under 35 di cui ci ha parlato Michele, delle novità per quanto concerne le politiche a sostegno della parità di genere delle novità ma, anche delle perplessità secondo noi molto amare.

Legge di Bilancio 2021: la parola “giovani” compare solo una volta clicca qui per approfondire

Partiamo dalle novità:

Per quanto riguarda il LAVORO e L’OCCUPAZIONE abbiamo:

Il ddl dispone poi di un SOSTEGNO AL REDDITO:

In tema di POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO segnaliamo:

C’è amarezza profonda invece per le bocciature in Commissione per gli emendamenti sulla tampon tax e il sostegno alle donne vittime di violenza.

Essi prevedevano:

Mentre l’Inghilterra l’ha totalmente eliminata e gli altri paesi europei corrono per la sua riduzione, in Italia la Tampon tax rimane una delle più alte d’Europa.

Nel mese di Novembre associazioni come Onde Rosa e altre associazioni, col sostegno di alcune parlamentari come Laura Boldrini ( che da sempre si batte per la sua riduzione) Valeria Fedeli, Valeria Valente e Diana Quartapelle proponevano di abbassarla dal 22% al 5% ma, purtroppo la Commissione bilancio ha bocciato la proposta.

Faremo finta di non ricordare che l’iva SUL TARTUFO è minore rispetto a un bene che è, invece, di assoluta necessità per una fetta di popolazione.

Che ci diano i tartufi e che si prendano il ciclo mestruale ogni mese allora!

Per quanto riguarda invece i fondi spettanti all’Italia dal Next Generation UE si prevede una fetta di 17,1 mld ripartiti per: Parità di genere, coesione sociale e territoriale così suddivisi:

Per la componente, “Parità di genere” il governo si impegna a ridurre il divario di genere in ambito sociale e lavorativo, attraverso il sostegno all’ occupazione femminile. Sono previste iniziative, anche di riforma normativa, utili a favorire il work-life balance.

La componente si sviluppa secondo le seguenti linee di intervento:

1. Investimenti per potenziare l’offerta dei nidi d’infanzia e di servizi socio-educativi per la prima infanzia, anche attraverso la realizzazione di strutture ecocompatibili e con efficientamento energetico, sostenibili e durature nel tempo, in linea con gli obiettivi di transizione verde UE, che, come effetto secondario, potrebbero stimolare lo sviluppo delle competenze e sensibilità dei più piccoli al rispetto del clima e alla transizione verde;

2. Investimenti per ampliare l’offerta di strutture e politiche sociali a sostegno delle donne lavoratrici, per rispondere ai diversi fabbisogni di cura del proprio nucleo familiare (es. servizi per la cura degli anziani, dei portatori di handicap).

3. Interventi per favorire l’occupazione femminile e rafforzare a tal fine il rapporto tra ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro)

4. Una riforma per l’istituzione di un “Sistema nazionale di certificazione sulla parità di genere”, basato sulla definizione di norme per l’attestazione della parità di genere e dei relativi incentivi per le imprese che concludono con esito positivo il processo di certificazione, volto a definire un modello nazionale che consenta la misurazione di target di miglioramento;

5. Interventi per favorire l’imprenditorialità femminile. 6. Introduzione di politiche per la diffusione della cultura delle pari opportunità (Bilancio di genere 2019).ive del Lavoro), le Regioni e le Province Autonome.

ll DNA di questi fondi è già nel nome “Next Generation”e le cause dei giovani non possono non prescindere dalla parità di genere.

In ogni Missione e sotto progetto il fine ultimo è rimodernizzare il nostro Paese e renderlo a portata delle nuove generazioni ed è per questo che abbiamo aderito alla Rete Giovani 2021 e detto la nostra per la stesura del Piano Giovani

Lavoriamo insieme, lavoriamo bene, è un’occasione unica!

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