Professione Architetto – Comprendere il Mercato ed Emergere dalla Concorrenza





Leggevo in queste ore da un noto quotidiano italiano che secondo l’Istat prosegue la ripresa economica italiana:

«Aspettative positive sul mercato del lavoro e sugli ordinativi nella manifattura, nelle costruzioni e nei servizi di mercato. Gli investimenti in forte accelerazione. Pil in crescita dello 0,4% sul trimestre scorso»

 

Così pensavo quanto il lavoro di noi giovani architetti possa essere influenzato da questi fattori e se la personale riuscita professionale sia invece dovuta prevalentemente al nostro modo di porci, di capire il mercato, di rinnovarci, di inventarci.

Pertanto ho condotto una ricerca sui grandi numeri che ti metto a disposizione. La ricerca riguarda i grandi numeri della nostra professione e analizzandoli ne ho tratto conclusioni e consigli che voglio condividere con te.

 

«Se vuoi muovere il mondo allora prima muovi te stesso».

 

Il contesto storico in cui viviamo pullula di architetti e laureati. L’Italia risulta infatti essere il paese europeo con il più alto numero di architetti in attività: 2,5 ogni mille abitanti in altre parole più di 150.000, rappresentando la quinta categoria professionale italiana.

Secondo i dati raccolti dal Consiglio Europeo degli Architetti (ACE), gli architetti italiani rappresentavano nel 2014 circa il 27% del totale europeo, in percentuale molti più della solida Germania (secondo paese in Europa) Francia e Regno Unito.

Secondo statistiche risulta, inoltre, che sono appena 105 mila gli euro a disposizione come quota pro-capite potenziale dell’intero mercato, il secondo valore più basso tra tutti i paesi europei; un terzo del mercato stimato per gli architetti tedeschi, tra otto e nove volte in meno rispetto a Francia e Regno Unito per non parlare di Svizzera e Olanda.

In più “questo mercato non è ad appannaggio solo degli architetti” perché altre figure professionali con competenze affini (società di ingegneria, ingegneri edili, geometri, agronomi, periti agrari e agrotecnici) operano anche nello stesso mercato.

L’elaborazione Cresme sui dati Almalaurea 2015 mostra come “la difficoltà degli architetti sul mercato si misura anche rispetto all’occupazione: ad un anno dal conseguimento del titolo di laurea di secondo livello (magistrale o magistrale a ciclo unico) il tasso di disoccupazione degli architetti è arrivato al 31%, nel 2008 era pari al 9,7%.

In questo difficile scenario, l’ultima indagine campionaria condotta dal Cresme per conto del Consiglio Nazionale Architetti evidenzia che il 44% del campione degli architetti che ha partecipato all’indagine ha preso in considerazione la possibilità di avviare o incrementare la propria attività all’estero.

In sostanza, gli architetti continuano a vedere nell’estero una possibile risposta alla crisi del mercato nazionale: Europa, in particolare, ma anche economie emergenti, dove la conclusione dei processi di liberalizzazione nel settore sta aprendo scenari di opportunità promettenti (l’Europa dal 18 gennaio 2016 ha aperto le porte alla libera circolazione dei tecnici attraverso l’iniziativa sulla tessera professionale Europea, una procedura elettronica che si può utilizzare per ottenere il riconoscimento delle qualifiche professionali all’estero, manuale scaricabile gratuitamente qui).

Se consideriamo che il posto fisso è morto e che lavorare nel “generico” studio del tuo paesello, del tuo amico o parente oltre che di per sé difficile, ti può portare ad una deleteria ghettizzazione che rappresenterebbe la fine del tuo futuro e delle tue magnifiche ambizioni, appare chiaro guardare verso orizzonti diversi dalle occupazioni “classiche”. Peraltro le piccole realtà purtroppo soffrono ancor di più l’attuale contesto economico, infatti sia per mancanza di commesse che per l’inaudita gravosità italiana del tuo ingaggio, l’assunzione risulta quasi utopica e quando questa avviene il compenso, come abbiamo visto, è mortificante.

 

Come Emergere dalla Concorrenza



Pertanto abbiamo alcune possibilità la più efficace delle quali è uscire fuori dal mondo della concorrenza elevandoci a qualcosa di diverso, diversificare la nostra formazione, le nostre qualità, le nostre competenze, il nostro prodotto e non per ultimo imparare bene le lingue. Oggi non è tanto importante competere ma essere diversi e unici in modo da rendere i concorrenti irrilevanti. Per farlo dobbiamo sperimentare e magari possiamo partire da un’esperienza all’estero.

D’altronde i giovani laureati se da un lato devono espiare il fardello dell’inesperienza dall’altra parte hanno dalla loro la possibilità di comporla questa esperienza sperimentando in realtà più stimolanti, diversificate e promettenti. Ma l’esperienza all’estero non è condizione sufficiente per emergere, in questo processo di rigenerazione professionale.n

Infatti, l’architetto deve contestualizzarsi e proiettare lo sviluppo delle conoscenze verso il futuro che sono in primis la sostenibilità e l’innovazione tecnologica; capire come questi topic possano interagire fruttuosamente con la qualità architettonica, con la sapienza culturale e sociale e sul modo di contaminare i luoghi. (clicca qui per leggere sul ruolo dell’architetto)

Pertanto si concretizza una strada potenzialmente vincente che possiamo riassumere in 3 parole chiave:

  • esperienza all’estero
  • sostenibilità
  • innovazione tecnologica

 

Le migliori nazioni in cui trovare lavoro: 10 Posizioni aperte

Le migliori nazioni in cui trovare lavoro come architetto, così classificate da Archdaily, sono in Europa: Norvegia e Svizzera, che risultano tra le top più stabili in ambito economico. Per trovare altri archi-paradisi bisogna spingersi fino in America Centrale in particolare a Panama o in Brasile oppure nel lontano Oriente: Vietnam, India e Cina, fino alla lontana Australia. Senza allontanarsi troppo resiste comunque l’Arabia Saudita in particolare Riyadh e Jeddah.

 

Brasilia, Congresso nazionale          Sydney,  Teatro dell’opera                  Agra (India), Taj Mahal

 

A tal proposito ecco 10 posizioni aperte in giro per il mondo che voglio condividere con te:

  1. Lo studio RICHEZ_Associés cerca un/a architetto a Parigi, Francia; come riportato su sito dell’ordine degli architetti dell’Île-de-France. Ricercata una figura per lavorare su progetti di sviluppo urbano, di trasporti e pianificazione in tutta la Francia, con formazione da architetto o paesaggista e buona conoscenza di software (AUTOCAD, suite Adobe e 3D software come SketchUp). Se interessati, inviare il CV e portfolio (massimo 10 pagine) al seguente indirizzo: [email protected]
  2. Lo studio MTB Architects Apeldoorn cerca disegnatore architettonico a Apeldoorn, Paesi bassi. La figura ricercata dovrà avere buona conoscenza di ArchiCad e Revit, nonché esperienza di lavoro BIM, premiata l’ambizione per le possibilità di carriera che l’azienda offre. per fare domanda, inviare il CV, la lettera di motivazione e portfolio a Eddy van IJzendoorn [email protected]
  3. Lo studio Blocher Partners, ufficio di pianificazione globale per architettura e interior design cerca un/a architetto per la sede di Stoccarda, Germania. Sono richiesti almeno cinque anni di esperienza professionale, responsabilità nella gestione dei progetti e profonda conoscenza del tedesco e dell’inglese. Per candidarsi inviare i propri documenti (massimo 5 MB) a [email protected], per altre posizioni all’interno dell’azienda consultare la sezione del sito.
  4. L’azienda Brick Visual Solutions, cerca un disegnatore d’arte e architettura 3D a Budapest, Ungheria. Come elencato su Dezeen i requisiti necessari sono una conoscenza approfondita di 3ds Max, V-Ray e Photoshop, un occhio eccellente per la composizione dell’immagine e la capacità di creare rendering fotorealistici 3D sia di ambienti esterni che interni; mentre la creazione di animazioni 3D e l’esperienza del settore del cinema digitale rappresentano un vantaggio. Inviare il portfolio in PDF con i lavori migliori e il CV a [email protected]
  5. L’azienda Ingeniør Compagniet, cerca un Architetto per la sede di Oslo, Norvegia. L’offerta è consultabile su Linkedin ed i requisiti richiesti sono laurea in architettura o simili, esperienza di almeno 2 anni, buona conoscenza delle leggi di pianificazione e costruzione, buone competenze in ArchiCad o in AutoCAD ed inoltre è preferita una buona capacità scritta e verbale in norvegese. Se interessati inviare CV all’indirizzo [email protected].
  6. Popolus, una firma mondiale nell’architettura e nel desing cerca un BIM/CAD manager per la sede di Londra in Inghilterra. I requisiti chiesti per questo ruolo sono: conoscenza approfondita della norma UK BIM di secondo livello, avanzate competenze in Revit oltre alla conoscenza di Microstation, Rhino e AutoCAD e a un’eccellente padronanza della lingua inglese. Per i dettagli su questa ed altre offerte relative a quest’azienda visitare la sezione Careers del sito ufficiale.
  7. Lo studio Samuel Créations SA con sede a Ginevra e Dubai è alla ricerca di un esperto Interior designer con 5 anni di esperienza, autonomia, buona conoscenza di francese e Inglese ed esperto con Autocad. Inviare le candidature a [email protected].
  8. Lo studio Josef Weichenberger architects + Partner cerca architetto per implementare la squadra di Vienna, Austria. La figura ricercata dovrà avere completato gli studi in architettura ed avere 5 anni di esperienza in project management, ottima conoscenza dei programmi CAD (AutoCAD, Revit, norme, linee guida e leggi, come riporta l’offerta su world-architects. Se interessati prendere contatto tramite l’e-mail [email protected].
  9. Lo studio Schemelwirtz Architectes Associes con sede in Lussemburgo cerca architetto o ingegnere con esperienza minima di 3 anni, spirito di squadra conoscenza approfondita di ArchiCAD e perfetta conoscenza delle tecniche di costruzione, lingue richieste: tedesco e francese. L’offerta è apparsa sul sito dell’OAI il sito dell’ordine degli architetti e ingegneri per candidarsi mandare CV e documenti a [email protected]
  10. Lo studio Fuksas ricerca architetti per unirsi al team di Roma. Richiesta laurea in Architettura ed almeno tre anni di esperienza nel settore (soprattutto a livello internazionale), inglese fluente, conoscenze ad alto livello dei software AutoCAD, Adobe Suite e Rhino, come riportato da Dezeen. Se interessati visitare il sito ufficiale alla sezione contatti. Sono aperte posizioni anche per disegnatori 3D.

 

«Il segreto del cambiamento non è combattere il vecchio ma costruire il nuovo».

 

 

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