La disoccupazione giovanile in Italia si attesta intorno al 30% da molti anni. Una cifra preoccupante accanto a quella del numero di Neet (giovani che non studiano e non lavorano) che nel 2020 ha raggiunto il 20%.
Per contrastare e cercare di mitigare il fenomeno dei Neet, nel 2013 è nata Garanzia Giovani o Youth Guarantee.
Si tratta di un Piano Europeo di fondi da destinare a paesi membri con disoccupazione superiore al 25% (tra cui l’Italia), da utilizzare per politiche di orientamento, formazione e inserimento nel mercato del lavoro di giovani tra i 15-29 anni di età che non studiano e non lavorano.
Come funziona Garanzia Giovani?
Il programma garanzia giovani viene gestito e organizzato a livello regionale. Ogni Regione, tramite i centri per l’impiego ed enti privati preposti registra e prende in carico i giovani che ne fanno richiesta.
Il giovane farà una serie di colloqui per meglio delineare il suo profilo, in maniera tale che venga indirizzato a seconda dei casi a un percorso di formazione o di lavoro.
Le misure di garanzia giovani si articolano in:
- Accoglienza
- Orientamento
- Formazione
- Accompagnamento al lavoro
- Apprendistato
- Tirocini
- Servizio civile
- Sostegno all’autoimprenditorialità
- Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE
- Bonus occupazionale per le imprese
- Formazione a distanza
Il 60% delle azioni di politica di lavoro riguardano i tirocini
Lo stage extra-curricolare è la forma più gettonata dalle imprese che aderiscono al programma. Il tirocinio fatto con garanzia giovani non ha regole o vantaggi particolari: è uno stage classico.
Il vantaggio sta nei rimborsi che vengono coperti con i fondi del programma e soprattutto nella mediazione dei centri per l’impiego che fanno da mediatore tra il giovane e l’azienda.
Il 27% circa viene assunto al termine del tirocinio.
Garanzia Giovani ci dimostra ancora una volta come le opportunità sono frammentate
Il programma garanzia giovani viene gestito a livello locale proprio perché il territorio italiano è diverso specialmente in termini di opportunità per i giovani.
Dei 1,200 milioni di giovani Neet iscritti e presi in carico (al 31 agosto 2020) soltanto 175.000 sono stati presi avviati a una misura di accompagnamento al lavoro: il 14%.
L’81% di coloro che sono stati presi in carico con una politica attiva proviene da 4 regioni (Lombardia, Piemonte, Toscana, Campania).
La regione Sicilia per esempio dei 137.000 presi in carico, solo lo 0,7 è stato accompagnato con una politica attiva.
La morale della favola è: non sembra tutto oro quello che luccica.
E’ una tematica che approfondiremo meglio, promesso.
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