Il teatro è riemerso ma adesso bisogna far riemergere Agrigento
La notizia è ormai su tutti i giornali: finalmente è stato ritrovato il tanto atteso teatro della gloriosa città di Akragas. Gli scavi iniziati quest’estate hanno confermato le supposizioni degli archeologi.
Un’importante scoperta dunque che rende la Valle dei Templi di Agrigento un luogo ancora più suggestivo e assolutamente da visitare.
Come naturalmente (e fortunatamente ) si prevede, il numero di visitatori alla Valle dei Templi tenderà ad aumentare ed è questa la giusta occasione per Agrigento di essere rivalutata in modo da essere la città dei Templi ma non solo!
“Ma perché?!”penseranno in molti. La risposta sta nel fatto che si, il sito archeologico della Valle dei Templi è una tappa quasi obbligata quando vai in Sicilia ma il turismo che si sviluppa attorno alla Valle è un turismo definito “mordi e fuggi”: il turista arriva in un’altra località e usa quella città come appoggio per poi visitare in giornata le “cose da vedere”.
La maggiorparte delle persone che ho conosciuto e che mi hanno raccontato delle loro vacanze sull’isola, presentano un gran bel ricordo della Valle dei Templi ma una frase tipica che senti dire è anche questa:
<< Ad Agrigento si ci sono stata, va be alla Valle dei Templi. Siamo arrivati con l’autobus abbiamo visitato il sito e poi siamo ripartiti>>.
Pochi fortunati (grazie a qualche tour operator esperto magari) oltre la Valle ha anche visitato il centro storico, che puntualmente sottolineano averlo trovato fatiscente, disabitato e addirittura SPORCO! Nessuno invece mi ha mai parlato della movida, delle spiagge o del buon cibo.
Questo essenzialmente è causato da due fattori principali:
- Gli agrigentini hanno l’oro sotto i piedi e non sanno scavare per prenderlo.
- Arrivare ad Agrigento è un’impresa.
Come detto prima il turista medio che arriva in Sicilia vuole visitare ma vuole anche DIVERTIRSI. Come si può pretendere che un turista prenoti un Hotel e resti ad Agrigento almeno 24 ore se dopo la Valle dei Templi e il centro storico non può andare in una spiaggia attrezzata, non trova una movida “aperta all’internazionalità”o semplicemente ristoranti aperti a pranzo?!
Come si può pretendere che si sviluppi il turismo se la città non investe in turismo?
Ma certamente non è solo colpa della scarsa imprenditorialità degli agrigentini. Come accennato nel secondo punto arrivare ad Agrigento è un’impresa: se atterrato in un qualunque aeroporto siciliano hai la felice idea di andare ad Agrigento ti trovi di fronte a:
- strade malconce o inesistenti (non parliamo di autostrada perché ad oggi Agrigento e l’unico capoluogo siciliano a non esserne servito)
- Collegamenti ferroviari obsoleti: arrivare a Palermo con il treno da Agrigento ha una durata minima di tre ore, arrivare in un’altra città capoluogo dell’isola potrebbe costarti tempo,denaro e voglia di stare in giro!
Il morale della favola è che la grande Akragas, un tempo il centro del Mediterraneo non investe in turismo perché non ci sono turisti, i turisti non vanno perché non sanno come arrivare : un circolo vizioso che probabilmente ha quest’ultima occasione per spezzarsi e far ripartire la città.
E necessario che dopo la grande scoperta del teatro si cavalchi l’onda e Governo, Regione e ogni singolo Agrigentino investano in turismo ed in infrastrutture per riportare Akragas ad essere ancora una volta la perla del Mediterraneo.