Ecco come ho imparato l’inglese in tre settimane
Hi Guys!
Che palle le vacanze, non vedevo l’ora di ritornare a Milano per la solita routine.
Naturalmente sono ironico! -.-”
Sono appena ritornato da Dublino e già non vedo l’ora di ripartire per una nuova avventura.
Come sapete, quando racconto dei miei viaggi non è nel mio stile elencare posti da visitare, hotel di lusso o ristoranti da recensire…
In questo articolo troverete la mia completa immersione nella vita quotidinana di una persona che vive a Dublino, consigli pratici su come sopravvivere a Dublino e naturalmente spiegherò il perchè ho deciso di rinunciare al mare della Sicilia per l’Irlanda!
Pronti, partenza, VIA!
EF School: i migliori soldi mai spesi!
Tutto è iniziato quando il mio capo mi disse: “Michy dobbiamo migliorare questo inglese!”
A Milano ci sono molte scuole di inglese, ma, dopo la mia esperienza Cilena, ho capito che il miglior modo per imparare una lingua è uscire fuori dall’Italia!
Io, che ahimé non sono più uno studentello con tanto tempo libero, ho optato per tre settimane di corso intensivo a Dublino e per essere certo di non smettere di parlare in inglese anche durante la cena, ho scelto di essere ospitato da una famiglia del posto!
I primi giorni ti senti veramente spaesato, è tutto un “Hi, what’s up? wishiu wihiu whishiu” poi ad un tratto senti come un clic nell’orecchio destro, le parole che senti iniziano pian piano ad essere sempre più chiare e ti ritrovi insieme ad un giapponese, una russa, una danese e uno spagnolo a parlare delle politiche sull’emigrazione di massa!
Ti imbatti continuamente con altri italiani nella scuola e in questo caso hai due opzioni: parla inglese pure con loro e se si ostinano a mantenere il mood lingua italiana…EVITALI!
La scuola si trova in pieno centro di Dublino, in apparenza sembra una casetta degli gnomi con la porta blu…non avevo mai visto una casa apparentemente così piccola contenere cosi tante persone!
Le lezioni variano a seconda del tuo livello di partenza e seguono diversi metodi pedagogigi, nulla a che vedere con l’insegnamento che ci impartiscono a scuola in Italia!
La mia “Hosting Mammy” e l’ospitalità irlandese
Questa è stata un’avventura in se, credetemi.
Sono arrivato con l’idea di trovarmi di fronte una simpatica signora irlandese con gli occhi azzurri che mi accoglieva con Irish coffee… nulla di tutto ciò!
Mi è capitata una ragazza sulla quarantina che all’apparenza sembra odiarmi a prima vista!
Mi ha detto subito che lei non sapeva cucinare, quindi se credevo che mi avrebbe fatto trovare un piatto tipico al giorno mi sbagliavo di grosso… Oh e fammi disfare le valigie prima sorella!
Si, diciamo che il calore dell’ospitalità mediterranea non ha paragoni… ma credetemi una volta rotto il ghiaccio (e grazie al fatto che noi italiani ci sappiamo adattare a tutto) siamo diventati complici e amici.
Il miglior modo di impare l’inglese: LA STRADA
Inizia la mia ricerca esplorativa per le strade di Dublino e quasi mi investono!
Ricordate quando vostra mamma vi diceva che prima di attraversare bisogna guardare a “destra e poi a sinistra“?
Ecco, a Dublino guardate prima a sinistra perchè la guida è al contrario qui!
Dublino è divisa in due macro aree dal fiume Liffley ed è questo che permette di orientarsi.
Ogni area è numerata, questo ti permette di spiegare facilmente dove devi andare al taxista o all’autista dell’autobus…
Detta così sembra semplice, ma credetemi che per una persona con un pessimo senso dell’orentamento come il sottoscritto è un’impresa orientarsi!
Mezzi pubblici: consigli e raccomandazioni
Per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblico, c’è da dire che nonostante siano puntuali ed efficienti è difficile orientarsi se non hai internet con te!
I percorsi dell’autobus non sono mai illustrati nella fermata del bus dove ti trovi, devi sapere tu dove scendere o seguire il percorso con il GPS dall’App ufficiale: Dublin Bus.
Non è impossibile dato che il roaming è gratis in Unione Europea, ma poveri extra comunitari!
Per pagare la corsa è necessario munirsi della Leap Card, una sorta di abbonamento ricaricabile che è possibile richiedere in una Spar, alias la nostra Despar, che in Italia è un supermercato ma in Irlanda è un Tabacchino/Convenience Store.
I mezzi pubblici smettono di girare alle 23.30, puntuali come un orologio svizzero!
La sera infatti girano più taxi che macchine normali.
I Taxi non sono male, Uber non è raccomandabile. Il costo medio della corsa è alto se chiami il taxi direttamente dalla strada, si dimezza qualora si usi l’App MyTaxi che consiglio vivamente di scaricare perchè funziona in tutto il mondo!
La dura vita di chi vuole mangiare sano
Il costo del cibo non è poi così alto se vuoi mangiare come un irlandese.
Dublino è piena di ogni genere di Fastfood e Tavole calde a basso costo, dove puoi mangiare con 6 euro.
Ma se vuoi mangiare un po’ più sano, non so anche un semplice sushi considera che spenderai come minimo 15 euro.
La cosa più tipica che devi assaggiare è la tradizionale Irish Breakfast: la colazione è il pasto più importante ed è molto…ricca.
Tipicamente quando ordini la classica colazione ti presenteranno: Toast tostati con il burro irlandese, uova ad occhio di bue con accanto salsicce di maiale affumicato, bacon e frittelle di patate. Il tutto accompagnato con Tè o Caffè a scelta.
Da provare assolutamente il salmone qui, non è caro ed è buonissimo. Senza contare il tradizionale Fish and Chips.
Se non sei un bevitore sei out
E’ un po’ come il sushi a Milano che se non ti piace sei escluso dalla vita sociale.
A Dublino, la maggiorparte dei meeting tra amici o tra colleghi avviene nei Pub. Vedi persone bere Guinnes dalle 17.00 .
Gli irlandesi nutrono un profondo affetto per la Guinness che viene consumata con il suo tradizionale gusto amaro o con l’aggiunta di sciroppo dolce.
Ma la cosa che assolutamente è da provare nelle fredde giornate irlandesi è il tradizionale Irish Coffee. Un cocktail a base di caffè e whisky con una schiuma di latte e cannella che è la fine del mondo !
Siccome a me la birra piace, non è stato tanto difficile fare amicizia.
Tra una pinta e un’altra puoi conoscere molte persone. Vi confesso che inizialmente è stato difficile… non solo la mia hosting mummy è fredda ma sono restii a fare amicizia tutti qui.
Devi essere sfacciato … poi quando inizi a chiacchierare non la finisci più!
Il fascino dell’Italia è una carta facile da sfruttare perchè cattura sempre il cuore di tutti.
Se dici Dublino dici Brasile
Come (quasi) tutti i Paesi europei, Dublino accoglie molti immigrati.
Vi confesso che non ho incontrato nessuno che fosse passato dalla nostra isola di Lampedusa.
La maggiorparte degli immigrati qui proviene dal Brasile.
Ho conosciuto molti giovani brasiliani arrivati qui per lavorare o per studiare.
Con alcuni di loro ho instaurato un bel rapporto di amicizia e vissuto un’esperienza che mi accompagnerà per il resto della vita.
Rodrigo, questo il nome di uno dei ragazzi con cui ho avuto il piacere di conversare, mi ha raccontato della sua religione chiamata Umanda.
E’ un movimento spirituale, nato in Brasile nel 1908 che fonda le sue basi sulla tolleranza, l’uguaglianza e il conciliarsi con l’energia della natura.
Mi ha proposto di unirmi al suo gruppo per passare una mattina tra gli alberi del parco di Powerscourt Waterfalls, a 30 minuti in macchina dalla città, per fare un’esperienza spirituale a contatto con la natura.
Beh non sarebbe stato di certo un rituale celtico tradizionale, ma sarebbe stata pur sempre un’esperienza così ho accettato.
Devo dire che i boschi e i ruscelli irlandesi, ben si prestano a creare la giusta atmosfera…
Durante la passeggiata dovevo cercare di ascoltare il rumore della pioggia sulle foglie degli alberi… dovevo sentire l’acqua del ruscello scorrere sotto i miei piedi… ed alla fine ho dovuto abbracciare un albero…in silenzio… cercando di assorbire la sua energia.
Non avevo mai provato questo senso di pace, di meditazione, di contatto ravvicinato con la natura prima di allora!
Ritorno coi piedi per terra a Dublino in cerca di “Stagisti Parlanti”
Come dicevo pocanzi, Dublino è piena di giovani professionisti, Millennials che vengono qui mossi dalla voglia di crescere.
Durante una pausa caffè ho chiacchierato con Gabriel, un ragazzo di 26 anni di Caracas arrivato qui con tanti sogni nel cassetto.
Ha lasciato il suo Paese in un periodo di turbolenza politica che poco permette ai giovani di crescere, lavorando nel bar la mattina, andando a scuola di inglese il pomerigio e dedicandosi alla sua ambizione: diventare fotografo professionista.
Ho conosciuto Varun, 25 anni di New Dalhi, ricercatore al Trinity College con l’ambizione di diventare un professionista negli studi di genere.
Ho conosciuto Paula e Natzumi, 23 anni, Spagnola una e Giapponese l’altra, fiere di essere state accettate per il programma di stage in Facebook.
Dopo la Brexit, le aziende che un tempo avevano sede a Londra, stanno trasferendosi a Dublino: pensate a Google, EBay, Facebook …
Questo rende Dublino ancora più appetibile per i giovani Millennials europei e non.
Ciononostante, la maggiorparte dei giovani stranieri che ho conosciuto sognano il nostro Paese: mi hanno chiesto consigli su come sostenere un colloquio di lavoro in Italia, mi hanno chiesto se in Italia è difficile farcela…
Non avete di idea di come mi sento orgoglioso di essere italiano quando vedo brillare gli occhi di chi parla dell’Italia.
Ho risposto loro che in Italia è difficile… che ci stiamo battendo perchè non sia più così… che le cose stanno cambiando!
(Nel momento stesso in cui dicevo queste cose la Tv locale dava la notizia del crollo del ponte di Genova… mi volevo sotterrare, credetemi. No, non voglio strumentalizzare questa tragedia come hanno fatto tutti proprio non lo farò.)
Ecco cosa mi porto dietro da questa esperienza: la determinazione di continuare la lotta del Lo Stagista Parlante, continuare ad essere Parlante.
Per un’Italia nuova che apra le porte ai giovani italiani e NON SOLO A LORO!