Stage e Apprendistato qual è la differenza

Vuoi sapere qual è la differenza sostanziale tra lo Stage e l’Apprendistato professionaizzante?

Molti di voi si saranno sempre posti il tema… sono la stessa cosa o no?

Assolutamente no!

Sono simili per il principio che li lega.

In entrambi l’obiettivo principale è quello di formare una persona e introdurla alla pratica del mondo del lavoro.

Sono (quasi) simili per come sono strutturati.

In entrambi i casi sei assegnato ad un Tutor o Referente aziendale che sarà il tuo riferimento durante il percorso lavorativo.

L’apprendistato è un contratto vero e proprio mentre lo stage no!

Beh, questa è la sostanziale differenza.

Come descritto nell’articolo Cosa c’è dopo lo stage accedendo all’apprendistato sei a totale carico dell’azienda e non più supportato dalla tua Alma Mater.

Entri a far parte dell’organico aziendale, questo vuol dire:

  • Per 3 anni, sei sicuro di avere stabilità lavorativa, uno stipendio e non più un “rimborso spese”.
  • Potrai partecipare alle assemblee di staff per diritto, non a discrezione delle policy aziendali;
  • In questi 3 anni, sarai assegnato ad un team e devi portare a casa degli obiettivi: imparare il mestiere, imparare ad aver fiducia in se stessi quando si parla in pubblico …
  • In questi 3 anni inizi a maturare delle ferie, a gestire la tua “bilancia che oscilla tra lavoro e vita privata”.
  • Avrai dei diritti e dei doveri come qualsiasi altro stipendiato in organico, basati sul tuo livello di seniority, naturalmente.
  • Devi obbligatoriamente ricevere formazione “interna” ed “esterna”.
  • In questi 3 anni, lo Stato concederà all’azienda degli sgravi fiscali importanti.
  • Dopo questi 3 anni,  a meno che tu non te ne vada via prima di tua iniziativa,  entri nel contratto a tempo indeterminato.

Questo è in buona sostanza quello che consiste  l’Apprendistato professionalizzante, detto anche “Apprendistato di Renzi” o “assunzione con il Jobs Act” nel linguaggio comune.

Se sei passato di recente dallo Stage all’Apprendistato avrai sicuramente notato delle differenze…

Sia che tu abbia a che fare con un’azienda “Stage-Friendly”, (basti pensare per esempio quelle certificate dal bollo OKSTAGE di Repubblica degli Stagisti),  sia che tu abbia a che fare con un’azienda  che assume con il contagocce, ricorda che per avere quel contratto ti sei impegnato, hai sudato e tenuto duro. SEI BRAVO!

Sentirai spesso la pressione e il sentirti non all’altezza, ma devi batterti e tenere duro per dare del tuo meglio!

Imparerai sul serio come si lavora perchè, adesso, interessa più all’ azienda che tu impari in fretta.

In questi tre anni dovrai scegliere come impiegare le tue ore di formazione.

Ti consiglio di scegliere e proporre corsi, master che siano coerenti con il tuo percorso professionale e dal contenuto applicabile in azienda. In questo modo dimostrerai coerenza a affiliazione all’azienda, che di buona norma dovrebbe pagarti la retta (molti si limitano ai corsi gratuiti della Regione).

In questi tre anni farai la tanto richiesta esperienza e avrai la tanto agognata stabilità economica.

Ma avrai sopratutto modo di capire se è quello il lavoro che vuoi fare per tutta la vita o solo una parte formativa.

Alla fine del percorso di Apprendistato, avrai raggiunto un livello di esperienza che ti qualificherà e quindi, in caso in cui volessi cambiare azienda, potrai guardare a posizioni superiori allo stage.

Tutti i diritti sono riservati allo Stagista Parlante ai sensi della legge 248/2000 della Repubblica Italiana

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